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Gli USA minacciano di “rappresaglie” i paesi che voteranno contro la loro posizione all’ONU

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  • di Luciano Lago

L’Impero USA utilizza le sue armi tradizionali, la minaccia e l’intimidazione per sottomettere gli altri paesi alla sua volontà ed ai propri interessi egemonici.
La dimostrazione di questo atteggiamento arrogante si è avuta ieri alle Nazioni Unite quando la rappresentante diplomatica USA, Nikki Haley, ha minacciato di segnare su un “libro nero” i paesi che non appoggeranno in sede ONU la posizione di Washington su Gerusalemme, capitale dello Stato di Israele.

Nella sessione straordinaria che si va a svolgere oggi presso l’Assemblea generale dell’ONU, dove non è previsto il diritto di veto, gli USA temono di essere messi al palo, isolati e messi all’angolo dalla stragrande maggioranza dei paesi di tutto il mondo  che si pronunceranno contro la decisione del presidente Trump. In sede di Consiglio di Sicurezza, Washington ha opposto il veto contro la mozione di revoca del decreto del presidente Trump, presentata da 14 paesi membri del CSNU.

La mozione presso l’assemblea generale dell’ONU, convocata in emergenza, viene presentata oggi su iniziativa della Turchia e di altri paesi facenti parte della OCI (Organizzazione di Cooperazione dei Paesi Islamici) che ha duramente stigmatizzato il decreto di Trump su Gerusalemme e richiede che venga approvata una mozione che rispetti lo status di Gerusalemme Est (militarmente occupata da Israele dal 1967), sulla base delle precedenti risoluzioni dell’ONU, come capitale dello Stato della Palestina.

In pratica si richiede a Trump di ritirare la dichiarazione con cui gli Usa hanno riconosciuto Gerusalemme capitale d’Israele e che ha suscitato le rabbiose proteste non soltanto dei palestinesi ma anche di tutti i paesi islamici del mondo, dall’Algeria fino alla Malesia.

Gli Stati Uniti sono apparsi totalmente isolati nella loro determinazione di cambiare lo status della Città Santa (per le tre religioni) e procedere unilateralmente alla dichiarazione di Gerusalemme capitale di Israele al fine di compiacere le richieste del Governo Netanyahu in funzione degli accordi presi  con il genero di Trump, l’ultra sionista , Jared Kushner, che ha condotto riservatamente le trattative per conto di Trump.


Consiglio di sicurezza ONU

La rappresentante diplomatica USA, Nikki Haley , ha inviato un avvertimento in stile mafioso: “Ci segneremo i nomi” di chi vota contro.
La Haley aveva già usato un tono minaccioso lo scorso gennaio, poco dopo l’insediamento della nuova amministrazione Trump, avvertendo i Paesi Onu a non mettersi di traverso rispetto alle posizioni degli Stati Uniti.

Il linguaggio molto poco diplomatico della Haley ha suscitato una ondata di reazioni da parte di molti utenti dei socila media: “ci prende i nomi come avviene con los chico malos” (ragazzi cattivi) ? hanno commentato  molti diplomatici del Latino America in modo ironico.
In realtà sarà una sorpresa vedere quanti saranno i paesi che, sui 193 stati che hanno diritto al voto, per timore di sanzioni e rappresaglie da parte degli USA, si “caleranno le braghe” e provvederanno ad appoggiare la posizione degli USA.

Nota: La posizione USA non suona del tutto nuova per chi avesse visto il noto film di ALberto Sordi dal titolo “Il Marchese del Grillo”, era lo stesso marchese che, dall’alto del suo palazzo della Roma papalina rispondeva, su domanda del perchè: “….perchè io sono io e voi non siete un cazzo!”

Fonte: Controinformazione.info

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